Non ho ancora deciso se anche la prossima ricetta sarà nuovamente un Crème Caramel o un altro budino con caratteristiche simili (il post precedente parlava proprio di una roba del genere), diciamo che ci sto ancora pensando; la verità è che trovo questo tipo di dessert al cucchiaio il mio dessert, ovvero la classica ricetta WOW della mia vita.
Le volte in cui mi sono messa a preparare un Crème Caramel forse neanche me le ricordo, è un qualcosa che faccio quasi in automatico, ormai ingredienti e dosi me li ricordo a memoria. La sola cosa che trovo inaccettabile in questa ricetta è il tempo (per me interminabile) che devo lasciar passare prima di affondare il cucchiaio nella sua texture densa e cremosa.
Ultimamente però devo dire che ho adottato un sistema di lavoro che mi consente di alleggerire il passaggio più lungo: preparo il budino la sera così mentre lui si raffredda io me la dormo e il giorno dopo, quando la voglia di divorarlo è arrivata al culmine, lui è bell’ e pronto.
L’ ultima volta che abbiamo chiacchierato di budini, la zucca è stata l’ ospite d’ onore; l’ avevamo cotta in forno, frullata e poi unita allegramente ai canonici ingredienti.
Oggi sarà molto più facile, perchè a rendere il dessert un po’ diverso dal solito, sarà ‘na tazzulella ‘e caffè.
Semplice no!??!!?
Il Crème Caramel di oggi fa parte di un gruppo di ricette che dovevano rispettare il tema “senza lattosio” (proposte pensate e realizzate per FiorFiore In Cucina Coop ), al tempo ero riuscita a pubblicare solo lo Smoothie con fragole e yogurt, la fortuna ha voluto che mi tornasse una certa voglia ed ecco l’ esigenza/necessittà di parlarvene anche a distanza di mesi.
Questa è una di quelle ricette che definisco “senza tempo” e quando riesco per davvero a parlavi di queste, mi sento una persona migliore, come se avessi accorciato una certa distanza.
Quando mi prendo i miei spazi e scrivo parlandovi di cosa mi ha resa felice in cucina, vorrei che le ricette “senza tempo” fossero le uniche e le sole possibili…quelle che non conoscono né età, né moda e né stagioni.
Consigli utili: nel caso non abbiate in casa del latte senza lattosio, potrete tranquillamente utilizzare una di quelle bevande alla soia, piuttosto che all’ avena e chi più ne ha ne metta; va da se che se non avete intolleranze di alcun genere, anche il latte vaccino andrà benissimo. Il caffè è puramente opzionale, quindi metterlo o meno non farà differenza, a me piace un sacco quindi mi sono presa la libertà di aggiungerlo senza neanche pensarci troppo. Anche la panna potrete ometterla e sostituirla con pari quantità di latte (il dolce risulterà solo più leggero).
Ingredients
- 300 ml di latte senza lattosio
- 200ml di panna vegetale
- 1 baccello di vaniglia
- 2 uova intere
- 2 tuorli
- 150 g di zuccherosi canna
- 1 caffè espresso
- Per il caramello:
- 120 g di zucchero semolato
Instructions
- In una casseruola capiente portate a bollore il latte con il caffè e il baccello di vaniglia inciso longitudinalmente, quindi spegnete, unite la panna e lasciate riposare. In una ciotola stemperate le uova intere i tuorli con lo zucchero senza incorporare aria e versatele nel latte ormai tiepido. Mescolate bene per amalgamare il composto e tenete da parte. Preriscaldate il forno a 170 °C e intanto in un pentolino, lasciate cuocere lo zucchero per il caramello fino a che avrà raggiunto un bel colore ambrato. Versate il caramello subito in uno stampo per budino dalla capacità di 1l circa, lasciatelo aderire bene alle pareti e versate subito con il composto di uova e latte. Sistematelo stampo in una teglia abbastanza capiente, poi riempitela d’ acqua fino a 3/4 dell’ altezza dello stampo e infornate. Cuocete per circa 60 minuti, l’acqua non dovrà mai bollire e dovrà essere rabboccata in caso evaporasse troppo. Una volta che il creme caramel sarà cotto (inserendo la lama di un coltello al centro dovrà uscire pulita ma con tracce di caramello sulla punta), estraete la teglia dal forno e fate intiepidire lasciando lo stampo nell’acqua. Mettetelo quindi in frigorifero e lasciatelo riposare per almeno 4 - 5 ore o anche fino al giorno dopo. Prima di sformare il dolce, con la lama bagnata di un coltello, staccate i bordi, quindi capovolgetelo con un movimento deciso direttamente nel piatto di portata.
2 commenti
Gabi.. secondo te io, drogata di caffè come sono, nun l’ho metto l’ingrediente più bbbbuono della ricetta???? domanda retorica hihihiii…
A me invece questo dolce fa paura…cioè mi sa delicatissimo e penso sempre che lo rovinerò, facilissimamente, come i sufflè che scendono sempre…
Tu mi rassicuri e rassereni sempre..ma a me resta sempre più facile ed immediato impastare…
Comunque la distanza, amica mia,è brevissima fidati, anche quando dall’alto della cattedra della tua sapienza racconti ricette più complesse ..Sei sempre e comunque la Gabi della porta accanto, alla quale posso chiedere come stravolgere una ricetta spostando un ingrediente … e so che mi risponderà diretta e sincera e disponibile…
un bacione amica…
Manu