Ciaoooo….!
Oggi voglio a tutti i costi lasciarvi l’ ennesima ricetta di biscotti.
Vediamo se riesco a non farmi distrarre dal solito tran tran pomeridiano di casa, che pur essendo lento, tende puntualmente a distrarmi; se riesco a rendermi invisibile per un paio d’ orette, ho nette possibilità di successo quindi incrociate le dita per me.
Perdonate se passo al dunque già a partire dalle prime righe, sarebbe bello farci due chiacchiere prima dei soliti ingredienti e procedimento, ma diciamo che se non parto a gamba tesa, rischio di non portare a casa il mio post numero 405.
Non è la prima volta che ho la possibilità di lavorare con il paradiso delle mele (e non solo) per eccellenza, Val Venosta mi ha già ospitata in casa sua, un posto meraviglioso dove si coltivano mele buonissime, profumate, con un gusto che non è il solito che siete abituati ad assaporare (in questo post, ma anche in questo, potete trovare già ricette perfette ad esaltare le caratteristiche delle mele scelte….se avete tempo, andate a dare una sbirciata).
Al primo incontro la mela in questione era le Envy™ , questa volta (e non solo) la protagonista sarà la Gala , mela che porta in sé l’ eleganza della precocità; i primi quantitativi fanno capolino già in estate, questa mela viene raccolta già quattro-sei settimane prima della sua mela “madre”, la Golden Delicious.
Già a settembre arriva fresca di raccolta dal vostro fruttivendolo e continua a restarci fino a primavera.
Il motto della Gala è “ce n’è per tutti”, perché non tende all’alternanza e produce grandi raccolti praticamente tutti gli anni.
Sebbene “Gala” suoni come un nome italiano, la varietà proviene dalla Nuova Zelanda, dove venne coltivata nel 1939 per conquistare velocemente tante parti del mondo.
Se devo trovare un pregio a questa varietà di mela, non posso che menzionare la dolcezza. Questa caratteristica ne fa lo snack perfetto e l’ingrediente ideale per essere inclusa in ricette dolci. Una bontà galattica oserei dire!
E se di bontà si deve parlare, ecco che entrano in gioco i biscotti morbidi alle mele.
Ho pensato di inaugurare questa serie di ricette, passatemi il termine, melose, con un dolcetto buono ma anche sano, povero di grassi, senza uova, senza lattosio e reso morbido dalle mele stesse.
I biscotti morbidi alle mele che troverete esposti di seguito sono estremamente facili e veloci da realizzare.
Una ciotola, una grattugia e poco altro, saranno le sole cose che dovrete sporcare; anche i tempi saranno dimezzati dato che l’ impasto non avrà bisogno di riposare (il riposo di solito è quasi d’ obbligo quando si parla di biscotti, vero?!?!?).
Io direi che non vi resta che dare una letta veloce alla ricetta, così da passare all’ opera in un nano secondo.
Se poi avete tempo, più tardi fatevi un giretto anche su IG, troverete un video mooolto carino e mooolto MELOSO ^_^.
Ingredients
- 260g di farina di farro integrale
- 75g di zucchero di canna integrale + quello per la finitura
- 6g di lievito per dolci
- 1 baccello di vaniglia
- la scorza di 1 limone non trattato
- 1 pizzico di sale
- 1 mela Gala grattugiata (100g circa)
- 1 mela Gala tagliata a pezzetti (120g circa)
- 60ml di latte di mandorla
- 25ml di sciroppo d’acero
- 30ml di olio di riso
Instructions
- Versate in una ciotola la farina, lo zucchero e il lievito; mescolate aiutandovi con un cucchiaio (questi saranno gli ingredienti secchi). Emulsionate insieme il latte, i semi del baccello di vaniglia, lo sciroppo d’ acero e l’olio (questi saranno gli ingredienti liquidi), poi unite il sale e la scorza del limone.
- Sbucciate le mele, eliminate il torsolo, tagliatene una a pezzetti e l’altra grattugiatela in modo da ottenere quasi una purea; aggiungetele agli ingredienti liquidi e a seguire versate sugli ingredienti secchi. Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.
- Rivestite una placca con carta da forno. Prelevate una cucchiaiata di impasto e formate un biscotto direttamente sulla teglia, aiutandovi con le mani appena umide (questo impasto risulterà morbido e umido ma andrà benissimo così).
- Spolverate i biscotti con dello zucchero di canna e cuocete in forno statico a 180°C per 15 minuti circa. Una volta cotti, sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare. Servite per una sana colazione o merenda.
Notes
Per un gusto meno rustico, potrete sostituire la farina di farro integrale con una comune "00" o con quella che più vi piace (l' importante è che abbia glutine dato che la ricetta è tarata per contenerne); potrete sostituire lo zucchero di canna con quello semolato e potrete sostituire l' olio di riso con uno di semi qualsiasi. Lo sciroppo d' acero potrà essere sostituito con un altro qualsiasi dolcificante liquido (sciroppo d' agave, miele, sciroppo di riso, malto d' orzo) e anche il latte di mandorla potrà avere alternative quali, latte vaccino, latti di riso, latte di soia etc...).
11 commenti
Mele e biscotti… cioè… come farmi felice a me! Olè..
TI AMO Gabi del mio cuore.. questi li faccio PER ME, SOLO PER ME.. NO sorella, NO amici, NO… nessuno.. solo la MANU’! ..
Che dire.. questa tua spiegazione è come sempre essenziale ed esplicita… quanto mi piaci tu…
Brava per aver preso tempo e grazie per averlo dedicato a noi.. <3
Un abbraccio meloso tutto per te!
Ti voglio bene
Manù
Meno maleeee, devi farli assolutamente solo per te!!!! Mi sei mancata e tanto!
Voglio sapere poi se ti sono piaciuti!!
Doppio wow, ho le envy che adoro con quel leggero sapore di pera, ho le gala, sto facendo ricette con le mele a gogò e le adoro, quindi domani li faccio di sicuro, già li immagino ;). ciao
Siii tamara, fammi sapere eh!!!
anche tu… mi sei mancata tantissimo… <3
ceeeerto che te lo faccio sapere.. azzolutamente…<3
Fatti in tempo reale!
Fantastici anche con le piccole varianti per sopperire a ingredienti che mi mancavano:
Farina tipo 1 al posto del fatto, zucchero bianco anziché di canna, latte anziché latte di riso.
Ma le mele del Trentino non mancavano! 😉
Riproverò quanto prima l’originale!
Grazieeeee
Grazieeeeee Romina!
Quando dici latte di mandorla, intendi quelle bevande a base di mandorle o di soia chiamate più comunemente latte di soia o latte di mandorla, oppure proprio il latte di mandorla, quello Fabbri, che si fa anche dal panetto di pasta di mandorla, o nel Salento per farci il caffè in ghiaccio con il latte di mandorla?
Grazie mille e complimenti
Ciao, intendo latte di mandorle che si trova nel reparto insieme al latte vaccino a lunga conservazione; in realtà viene chiamato latte ma è nello specifico una bevanda; scelgo sempre però quelle naturali, senza zuccheri aggiunti.