Spezzo un pò la monotonia degli ultimi periodi. Per farlo decido che è arrivato il momento di tirare fuori la ricetta dello Zuccotto che non a caso è anche una delle quattro pensate per FiorFiore In Cucina Coop. Oltre ad essere una carta sempre buona da giocarsi, questo Zuccotto con anche il cioccolato può essere la NOSTRA scialuppa di salvataggio per le tante uova di Pasqua che abbiamo da smaltire. Dico bene?
Devo ammettere che a casa mia il cioccolato non manca mai, quindi far passare la ricetta come una di quelle perfette per il riciclo, potrebbe suonare come una delle più furbe delle scuse….aahahahhahhaha! Innegabile affermare che la storia dello smaltimento delle uova di cioccolato per me non regge, NOI ce le mangiamo al naturale: un pezzetto con il pane, un’ altro dopo il caffè, uno quando calano gli zuccheri…per non parlare di quante volte le mie ormai ragazze, “rufolano” nella zuppiera. Problemi di smaltimenti quindi PARI A ZERO!
La verità è che lo Zuccotto ci piace e basta e il ripieno deve per forza di cose includere ricotta e cioccolato. Certe volte lo preparo proprio come facciamo in Toscana, con l’ aggiunta di Alchermes e con una dose di cioccolato più prepotente. Perché per chi non lo sapesse, questo dolce Vintage e senza tempo è proprio nato in Toscana; Zuccotto meglio conosciuto come “l’ Elmo di Caterina”. Pare che ai tempi, il fiorentino Bernardo Buontalenti (architetto di mestiere, ma anche scultore, pittore, ingegnere e altro) avrebbe usato proprio un elmo come stampo, ottenendo così la forma che contraddistingue il dolce; dessert al cucchiaio che poi avrebbe dedicato alla Regina Caterina ‘de Medici.
Cosa occorre per preparare lo Zuccotto?
CERTAMENTE DEL PAN DI SPAGNA; base che io ho preparato appositamente per la ricetta (sia mai che mi semplifico la vita), in alternativa potete comprarlo o sfruttare della colomba avanzata (ahahahahaa….voglio per forza farvi riciclare qualcosa); nel caso siate sotto Natale, anche del Pandoro o del Panettone, potranno diventare una base più golosa per questa ricetta già di per sè meravigliosa.
LA BAGNA è di fondamentale importanza; senza di questa scordatevi di dare il via alla ricetta; ma proprio adesso mi sto domandando perché diamine io non abbia usato l’ Alchermes!!! La risposta è semplice…avrò un SECONDO buon motivo pre preparare un altro Zuccotto! A questo giro di boa ho vinto l’Amaretto di Saronno….buono da paura e perfetto per la variante di oggi!
Poi, ovviamente, UNO STAMPO A FORMA DI CUPOLA non lo volete comprare?!??!?! MA che vogliamo fare l’ ELMO DI CATERINA senza avere l’ elmo? Oggetto essenziale ma si può fare anche senza esattamente come ho fatto io, come noterete dalle foto infatti ho usato una ciotola alta 10cm, con diametro 16cm.
Qual’ è l’ occasione giusta per gustarvi un dolce al cucchiaio del genere?
Qualsiasi…Zuccotto per una cena tra amici, per una festa di compleanno o semplicemente perché siete degli irrimediabili golosi.
Questo dolce non è tra quelli più alla moda….lo ammetto! Piuttosto qualcuno potrebbe consideralo sorpassato o addirittura improbabile ai giorni d’ oggi! Ma se nel mondo della moda tutto vale….fiori con righe, rosa con rosso, pantaloni con l’ acqua in casa (ahahahahhaahhah….questo me lo diceva sempre mia nonna) e chi più ne ha più ne metta….volete farmi credere che non posso permettermi un dolce obsoleto!?!??!??!
Zuccotto
Ingredienti
(Per 4 persone – stampo da zuccotto da 16cm, h10cm)
In alternativa allo stampo da zuccotto, utilizzate una ciotola di vetro dello stesso diametro.
Per il Pan di Spagna
- 100g di farina 00
- 50g di fecola di patate
- 150g di zucchero semolato
- 280g di uova intere
- 1 baccello di vaniglia
Nella ciotola della planetaria iniziate a montare le uova con i semi del baccello di vaniglia; quando iniziano a schiumare aggiungete gradualmente lo zucchero e montate finché la massa risulterà gonfia e spumosa, quindi molto areata. A mano incorporate con delicatezza la farina setacciata con la fecola, aiutateci con una spatola e porticate dei movimenti lenti che vanno dal basso verso l’alto.
Imburrate e infarinate uno stampo da 24cm con fondo amovibile e cuocete in forno preriscaldato a 170 modalità statico per circa 50 minuti. Poiché ogni forno ha le proprie peculiarità, verificate la cottura con la tecnica dello stecchino di legno che se inserito al centro, dovrà uscire asciutto e pulito.
Sfornate e lasciate intiepidire poi sfornate e lasciate raffreddare su una gratella per dolci.
Per la farcia
- 600g di ricotta di pecora fresca asciutta
- 150g di mascarpone (o panna montata)
- 200g di zucchero a velo
- 100g di cioccolato fondente
- 1 baccello di vaniglia
- la scorza di un’arancia non trattata
- Setacciate la ricotta e amalgamatela al mascarpone, unite i semi del baccello di vaniglia, la scorza dell’arancia e lo zucchero e velo, unite poi il cioccolato sminuzzato e lasciate in frigorifero a riposare.
Per la bagna
- 200ml di acqua
- 100ml di zucchero
- 60ml di Amaretto di Saronno
- 1 arancia
- In una casseruola portate a bollore l’acqua con lo zucchero e la scorza dell’ agrume ricavata in un unico pezzo; lasciate bollire per circa due minuti poi allontanate dal fuoco, unite il liquore e trasferite in un contenitore di vetro; lasciate raffreddare.
Una volta che la bagna sarà fredda, eliminate le scorza dell’ arancia e lasciate da parte.
ASSEMBLAGGIO
Rivestite con pellicola per alimenti lo stampo da zuccotto.
Prendete il Pan di Spagna ed eliminate la crosticina superiore, tagliatelo a fette spesse circa 1 cm e sistematele all’interno dello stampo in modo da rivestirlo completamente, fatelo anche in modo da far combaciare bene ai bordi delle fette.
Bagnate adesso con un po’ della bagna ma senza esagerare; riempite adesso con la farcia e premete leggermente per evitare vuoti d’aria, livellate la superficie e chiudete ( in modo da sigillare) con altre fette di Pan di Spagna e con un coltello eliminate gli eccessi. Bagnate anche la base con la bagna e chiudete con la pellicola per alimenti.
Mettete lo zuccotto in frigorifero e lasciatelo riposare per almeno tre ore.
Una volta trascorso il tempo, capovolgete lo zuccotto sul piatto di portata, togliete lo stampo e servite.
5 commenti
Ho l’immagine di questa meraviglia davanti ai miei occhi dalle 7.30 di questa mattina… e scrivo solo ora.. ahahah… marò che bella sta cosa della Caterina e dell’elmo.. mi piacciono queste ”notizie” legate alle ricette, le rendono ancora più vive ….
Pure qui il cioccolato dell’uovo non avanza mai.. e dico mai Gabi, però per Caterina direi che possiamo anche comprarne dell’altro nuovo, no?
Ehm.. io voto amaretto tutta la vita.. lo A-DO-RO… mi piace da morire! Quindi… cioccolato c’è , ricotta pure dovrebbe arrivarmi a breve, amaretto ovviamente sempre lì nell’armadietto (Che fa pure rima ahahaha), devo solo rambuscare tra le varie attrezzatture di madre se per caso trovo un cimelio di elmo (si si.. una ciotola!) e poi andare di pan di Spagna… et voilà! ..
Oh, mi piace un sacco sta cupola qui…. vara mo’…
Grazie Gabi! oggi splende pure il sole!
un abbraccione.
Manù
Volevo risponderti subito ma non mi ritrovavo più il commento; se tu credi di essere imbranata, fidati che io lo sono più ti te certe volte😂😂😂! Sono sicura che nel mentre hai già recuperato un elmo perfetto per replicare lo Zuccotto! Onestamente l’Alchermes nei dolci io l’adoro ma a ruota arriva l’Amaretto….e guai a mancare! Bellezza scappo che il dovere mi chiama, ti abbraccio e ti bacio!
Ciao Gabila…sempre eccezionalmente semplice…è questo che adoro di te. Una curiosità i piatti? Mi diresti quale azienda li fa? Sono di Virginia casa? Grazie mille x la tua compagnia…in questa quarantena lunghissima
Ciao, sono piatti artigianali, lei si chiama Sara Farina, cerca FORME DI FARINA😘! Grazie a te❤️
Eccomi, ti avevo scritto che sarei passata a vedere meglio e più da vicino questa meraviglia. Che poi da vicino significa leggere, ed è questo che completa decisamente tutto il quadro, soprattutto per i sorrisi che sai strappare. Chissà perché ma anche io non ho alcun problema di riciclo del cioccolato delle uova..anzi, finisce sin troppo in fretta! Mi hai drammaticamente aperto gli occhi sul fatto che non lo avessi mai fatto, ma si può?!?!?! Sei una gran bella ispirazione Gabila ! Stasera riesco a recuperare la ricotta, e da buona sarda, a casa mia non può mancare l’acqua ai fior da’arancio e credo che userò quella per la bagna..anche se a pensarci bene dovrei avere un rimasuglio (di quello buono) di Alchermes..che dire io la faccio subitooooo! Un bacione !