La TEMPERATURA dell’ impasto è importante, non va scaldato troppo ma non deve neanche essere troppo freddo; solitamente gli impasti andrebbero chiusi fra i 23° e i 26°; se in fase di lavorazione (circa a metà) l’ impasto si dovesse scaldare troppo (supera i 23°), sarà necessario fermarsi, lasciare che si raffreddi (in frigorifero) e poi proseguire come indicato. Tale accorgimento potrà essere ripetuto, se necessario. Ad ogni modo, se seguirete tutti i consigli indicati, potrete evitare questo inconveniente che stresserà, non poco, il vostro stato d’ animo. Consiglio comunque di utilizzare la planetaria a velocità moderate per evitare di scaldare troppo l’ impasto. Per non correre rischi, se necessario, prima di iniziare il secondo impasto, lasciare il primo in frigorifero (o in un luogo fresco) per almeno 30 minuti, ed eventualmente fare lo stesso con ciotola e gancio.
Le TEMPERATURE INDICATE dovranno essere rispettate per quanto riguarda le lievitazioni: se la ricetta stabilisce che l’ impasto dovrà raddoppiare a 26° (per esempio), non metterlo a 30° e non farlo neanche andare altre la lievitazione (non triplicare). In ogni caso, se non è possibile mantenere una temperatura costante e precisa, restare sempre sotto quella indicata e cercare, sopra ogni cosa, di capire il vostro impasto poiché, essendo formato da un elemento vivente come la pasta madre, ogni movimento, dipenderà da lui stesso risultando comunque diverso da altri lieviti (ogni padrone dovrebbe conoscere il proprio lievito ormai); anche la temperatura dell’ ambiente muterà da caso a caso e per questo motivo, i tempi di lievitazione non potranno sempre essere uguali per tutti.
RISPETTARE LE INDICAZIONI: l’ impasto dovrà raddoppiare o triplicare, questo dipenderà dalla ricetta del caso, vi consiglio di avere pazienza e di non disperare se fossero necessarie ore aggiuntive, inoltre se non potrete garantire al vostro impasto una temperatura costante, per tutta la durata della lievitazione, cercate di restare comunque al di sotto di essa.
Creare una CELLA DI LIEVITAZIONE di fortuna: servirà a mantenere l’ impasto alla temperatura adeguata senza sbalzi (o almeno senza che siano troppo repentini), di solito il posto migliore è il forno spendo con la luce accesa; è possibile inserire al suo interno un pentolino con acqua calda in modo da consentire il raggiungimento della temperatura stabilita (l’ acqua calda dovrà essere sostituita regolarmente in modo da mantenere costante la temperatura). Un termometro adeguato potrà monitorare la temperatura.
La PIRLATURA è una delle cose più importanti da fare e consente all’ impasto di raggiungere una forma rotonda, serve a rinforzare la maglia glutinica ed è importante ai fini di un corretto sviluppo. Va praticata su un piano di lavoro unto e senza aggiunta di farina.
L’ INSERIMENTO DEGLI INGREDIENTI va eseguito con cautela, è fondamentale far assorbire all’ impasto ogni ingrediente molto lentamente e gradualmente, pena la perdita dell’ incordatura. Solitamente al primo impasto non si hanno grandi problemi, è nel secondo che tutto si complica, quindi non avere fretta. Nel caso in cui l’ impasto dovesse cedere (perdere l’ incordatura), unire una bustina di lievito per dolci, si otterrà un ciambellone ricco per la prima colazione al sapore di Panettone.
Il MIX AROMATICO va assolutamente preparato per tempo, la sera prima si uniscono al miele, le scorze degli agrumi e i semi di vaniglia, si copre il tutto con della pellicola e si mettere a riposare in un luogo fresco.
L’ UVETTA va reidratata la sera prima: va sciacquata, va messa in bagno per alcune ore, poi va scolata, strizzata, distribuita su una placca da forno e lasciata così, coperta con un canovaccio, fino al momento di utilizzarla.
Panettone Vecchia Milano a lievitazione naturale di Giambattista Montanari
Preparare
il LIEVITO MADRE
- 30g di lievito madre
- 30g di farina (la stessa utilizzata per la ricetta)
- 10,5g di acqua
- 60g di lievito madre
- 60g di farina (la stessa utilizzata per la ricetta)
- 27g di acqua
- 140g di lievito madre
- 140g di farina (la stessa utilizzata per la ricetta)
- 63g di acqua
Ingredienti
(per 2 panettoni da 1kg)AROMA PER PANETTONE (prepararlo prima del primo impasto)
- 20g di miele d’ arancio
- la scorza di un limone non trattato
- la scorza di un arancia non trattata
- 1 baccello di vaniglia
Unire tutti gli ingredienti insieme e lasciare riposare in un luogo fresco.
PRIMO IMPASTO ORE 19,30
- 140g di lievito madre
- 540g di farina per Panettone tipo 00 W380
- 135g di zucchero semolato
- 110g di burro tradizionale da panna 82% m.g.
- 270g di acqua
- 10g di malto diastasico
- 95g di tuorli
SECONDO IMPASTO ORE 7 circa
- 110g di farina per Panettone tipo 00 W380
- 95g di tuorli
- 70g di zucchero semolato
- tutto l’ aroma per panettone
- 6g di sale fino
- 65g di burro tradizionale da panna 82% m.g.
- 380g di uvetta sultanina
- 100g di cubetti di arancia candita
- 55g di cubetti di cedro candito
Mettere in planetaria il 1° impasto e farlo girare con la farina, per circa 17 minuti, fino ad ottenere una buona incordatura. Appena incordato, unire i tuorli e far girare 5 minuti, quindi unire lo zucchero, tutto l’ aroma per panettone, il sale, e fare girare ancora per 7 minuti. Incorporare il burro e in ultimo il mix di frutta facendola girare 1/2 minuti. Porre l’ impasto a riposare per un’ ora al caldo a 28°C. Spezzare e lasciare asciugare l’ impasto a temperatura ambiente, scoperto per 30 minuti;
- poi pirlare (dare una forma sferica, stringendo bene l’ impasto sotto) e disporre nei pirottini a lievitare, coperto con pellicola per alimenti, a 28°C per 5/6 ore o comunque fino a che l’ impasto avrà raggiunto quasi il bordo dello stampo.
- Togliere la pellicola e lasciarlo asciugare per mezz’ ora.
- Con una lametta, sulla sommità della pasta, praticare la classica incisione a croce profonda pochi millimetri, sollevare un poco le punte e mettere un pezzetto di burro al centro.
- Passare 15 minuti a +4°C appena prima di infornare.
- Preriscaldare il forno a 160/165°C in modalità statico.
- Infornare e posizionare la placca sul punto più basso del forno per evitare che in cottura il Panettone si bruci toccando le resistenze del forno (la cupola crescerà molto se avrete fatto tutto correttamente).
- Per i primi 45 minuti non aprire mai il forno, successivamente, se a vostro parere il Panettone fosse arrivato quasi a cottura, inserire la sonda di un termometro dritta al centro del Panettone, se misurerà 94/96°C il dolce sarà cotto e potrà essere sfornato. Se non si dovesse possedere un termometro adeguato, di solito, per un Panettone da 1kg cuoce in circa 60 minuti; un Panettone da 750g in circa 50 minuti; un Panettone da 500g in circa 40 minuti.
- Comunque ogni forno si comporterà a suo modo e la cottura sarà sicuramente soggettiva, consiglio quindi di utilizzare un termometro per non correre il rischio di sbagliare la cottura.
- A cottura ultimata sfornare e infilzare tempestivamente alla base con due ferri da calza (o con gli appositi spilloni), capovolgere (mettere a testa in giù) e lasciare in questo modo fino al completo raffreddamento.
- Lasciare ancora per 10 ore circa a temperatura ambiente e poi inserire il Panettone in un sacchetto per alimenti leggermente spruzzato di alcool a 90° (per liquori); chiudere bene e conservare fino a tre settimane.
5 commenti
Caspita Gaby, che bello anche questo panettone!!!!! Il prossimo anno riproverò senz'altro.. e seguirò per filo e per segno tutte le tue spiegazioni così precise… Complimenti davvero.. sei proprio brava con questi grandi lievitati! :-***
Basandomi solo sull'estetica, dico bellissimo. Purtroppo il gusto… te lo godrai solo tu 😉
Buonissime feste, Lorena
Quanta bellezza! …il nostro più sincero augurio di buone feste <3
Complimenti… e se volessi utilizzare il licoli?
Puoi provare!