La ricetta di oggi ha più senso di quello che sembra; non la semplice descrizione di passaggi paratici (e anche abbastanza scontati), ma una vera e propria introduzione al post che a breve seguirà (o dovrebbe seguire, salvo imprevisti); non chiedetemi altro, tanto capirete ^_^. Diciamo che ci serve….punto!
Nel blog di ricette simili a questa non ce ne trovate molte perché quando si parla di “conserve” a mio avviso, i punti fondamentali a cui fare capo sono due:
- adottare un metodo;
- sanificare e pastorizzare (se necessario) i barattoli che si utilizzano.
E se questi sono i soli elementi che dovete considerare se volete realizzare in assoluta autonomia CONSERVE di ogni natura, direi che potete dormire sonni tranquilli. Se bazzicate da queste parti saprete che: in questo post ci sta la descrizione dettagliata di un METODO che ho fatto mio ormai da tempo; in quest’altro post invece fate il pieno di consigli su come trattare i barattoli, sia prima che dopo averli riempiti.
Una volta quindi che avete ben chiaro in mente quanto appena detto, fare conserve fatte in casa non sarà più un tabù e con probabilità certa viaggerete con le vostre gambe da qui all’infinito.
Il perchè ho scelto l’uva fragola? Semplicissimo….metti amici a cena che come “cadeau” ti portano uno scatolone pieno di chicchi violacei e dolcissimi!!! Da lì a poco il passaggio in pentola è stato breve e quello che ne è derivato è sotto i vostri occhi.
Trattandosi di uva fragola, la confettura l’ho preparata aggiungendo circa il 60% di zucchero; non mi sono spinta oltre per la paura di ottenere una conserva troppo dolce per i miei gusti. Ho contato circa 3750 chicchi….^_^ ahahahaha…scherzo; ho pesato circa 1,6kg di frutta e con la relativa quantità di zucchero, ho riempito i barattoli che vedete in foto (1 da 750g e l’altro da 500g). Questi dettagli giusto per darvi un’idea delle quantità.
Confettura di uva fragola
(per circa 1,2kg di confettura)
- 1,6kg di chicchi di uva fragola (divisi in parti uguali tra mirtilli, more, fragole e lamponi)
- 960g di zucchero semolato
- il succo di 1 limone piccolo
occorrente:
una terrina capiente
una pentola in acciaio inox dal fondo alto o la classica pentola per confetture in rame
un termometro da zucchero
La sera prima lavate e pulite la frutta: lavate l’uva sotto l’acqua corrente, staccate gli acini dal raspo, lavateli ancora, asciugateli meglio che potete e metteteli in una terrina insieme allo zucchero e al succo di limone appena spremuto; lasciate marinare per circa un’ ora, a temperatura ambiente.
Versate tutto il composto in una pentola abbastanza capiente (io uso una pentola di acciaio inox) e appena inizia a bollire allontanate subito dal fuoco; versate adesso tutta la miscela in una terrina e coprite con della pellicola per alimenti, trasferitela poi in frigorifero e lasciate riposare per tutta la notte, per almeno 12 ore.
Il mattino seguente, filtrate tutto il succo e portatelo a bollore, a fuoco medio, quando avrà raggiunto la temperatura di 110°C, unite anche la frutta. Lasciate cuocere ancora fino a quando il composto avrà raggiunto la giusta densità (di solito si arriva a 105° C ma in questo caso l’uva tende a rilasciare molti liquidi, quindi i tempi e parametri standard, subiranno variabili), ci vorranno circa 15/20 minuti.
Allontanate subito dal fuoco e passate la confettura in modo da isolare semi e bucce; passate al setaccio per ottenere una texture ancora più vellutata e versate nei barattoli precedentemente sanificati; chiudete ermeticamente e se necessario procedete con la pastorizzazione.
Confettura di Uva Fragola from Gabila on Vimeo.
2 commenti
sembra molto invitante
Ma grazie!