Non vorrei viaggiare controcorrente ma i giorni trascorsi in quarantena a me mancano da morire! Quel vivere con lentezza, dove i gesti erano ripetitivi e rassicuranti, resta un piacevole ricordo che rimpiango proprio adesso che la vita ha ripreso un ritmo più regolate. Il tempo da dedicare ai lievitati si è ridotto drasticamente ma non vi nego che l’archivio esplode di ricette…quindiiiiiiii…sarà mia premura metterle nero su bianco non appena il lavoro me lo permetterà.
Nel mentre spezzo la routine degli ultimi post con una crostata vegana che preparo quasi ogni settimana per le mie colazioni che sono rimaste comunque lente e intoccabili; non rinuncio a qualcosa che sia dolce ma allo stesso tempo non troppo pesante.
La prima mezz’ora della giornata la passo in silenzio, leggo le ultime notizie e mi godo un caffè fumante con una fetta di “qualcosa” che rigorosamente preparo con le mie mani; piuttosto digiuna se non ho avuto il tempo di cucinare solo per me.
Tendenzialmente le crostate che preferisco preparare sono quasi sempre senza burro; ammetto il fatto di non amare particolarmente quelle preparate con pasta frolla tradizionale, forse per me troppo dolci e stucchevoli. Per farvi capire il genere che prediligo vi nomino questa con le more, senza burro, zucchero (tradizionale) e uova, questa con malto d’ orzo, mele e prugne, ma anche questa con cannella e zucchero di cocco.
La crostata vegana di oggi è una revisione di alcune già fatte; come sempre ho fatto un mix di farine (raramente scelgo di usarne una soltanto), ho incluso la polvere di mandorle (irrinunciabile per la mia crostata tipo), ho eliminato le uova (ma l’ho fatto solo per alleggerire la ricetta) e ho scelto di utilizzare dello zucchero di canna integrale.
Se avrete necessità di fare modifiche potrete:
- miscelare le farine scegliendo in autonomia il tipo, l’ importante sarà mantenere la quantità complessiva (occhio però a quelle senza glutine dato che hanno un assorbimento diverso da quelle con glutine);
- sostituire le mandorle con un’ altra tipologia di frutta a guscio (anacardi, noci, nocciole, cocco);
- rimpiazzare lo zucchero di canna integrale (meno dolce) con uno di canna normale; con il più comune zucchero semolato; con uno zucchero di cocco o altro dolcificante alternativo (attenzione agli zuccheri liquidi perché se scelti modificheranno la texture finale andando a sbilanciare l’ equilibrio tra secchi e liquidi);
- per una ricetta non vegana, optare per un latte vaccino (intero e scremato che sia) al posto della bevanda vegetale di soia; invece per mantenere la ricetta “vegana”, la stessa bevanda potrà comunque essere sostituita con un’altra analoga come quella di riso, di avena, di cocco o anche di altra frutta a guscio.
Prima di lasciarvi agli ingredienti voglio che sappiate che se deciderete di rifarete la ricetta, otterrete una crostata vegana non troppo dolce, morbida e rustica.
Io provo a tornare a lavoro anche se il pensiero resta qui…fisso! Se rifarete la mia crostata, sempre se vi andrà, fategli una foto, caricatela su Instagram e taggatemi; in questo modo non perderò traccia dei vostri capolavori e sarà bello arricchire l’ archivio delle vostre ricette.
Crostata vegana con mandorle e frutti di bosco
Ingredienti
(per uno stampo da crostata con fondo amovibile da 24/26cm)
- 200g di farina 0
- 30g di farina di grano saraceno
- 110g di farina di farro integrale (o altra farina integrale)
- 160g di farina di mandorle
- 130g di zucchero di canna
- 100ml di olio di semi di Girasole (o altro olio di semi)
- 230ml di bevanda di soia (o altra bevanda alternativa al latte)
- 2g di lievito per dolci
- 1 limone non trattato (solo scorza)
- 350g di confettura di frutti di bosco
Instructions
- In un recipiente unite tutte le farine, compreso lo zucchero e il lievito. Formate una fontana e unite al centro la bevanda di soia, l’ olio e la scorza del limone. Con l’ aiuto di un cucchiaio di legno, amalgamate il tutto e successivamente passare su un piano di lavoro pulito per terminare la lavorazione dell’ impasto; impastatelo brevemente, giusto il tempo necessario che servirà a renderlo omogeneo.
- Preriscaldate il forno a 170°C.
- Direttamente su un foglio di carta forno, stendete la pasta ad uno spessore di circa 4mm, usatela per foderare uno stampo per crostate con fondo amovibile (fate aderire bene i bordi e ritagliate la pasta in eccesso).
- Bucherellate il fondo aiutandovi con una forchetta e farcite con la confettura formando uno strato uniforme.
- Stendete la pasta rimasta e con un coppa pasta della forma desiderata, date forma al disegno che ricoprirà la confettura.
- Infornate e cuocete per circa 40/45 minuti circa, fino a doratura.
4 commenti
E’ bastata una lezione di yoga, per tornare qui e vedere che le cose erano cambiate!
Era ora Gabi! Mi mancavano da morire le TUE crostate! perché, mi mancava una base vegana, poco dolce e rustica per mia sorella che il fine settimana impegna il mio forno per biscotti, pane e fette biscottate (cioè sono io che le faccio a lei.. e mi scervello per trovare dei biscotti sempre diversi… )… Ovviamente la rifaccio prima per me e la faccio così.. COME LA TUA (cioè più o meno.. nel senso che gli ingredienti saranno quelli, il risultato non lo so ahahaa), pooooooooooi farò solo l’impasto per crear(l)e dei biscotti…
Hai ragione però… mi manca la calma della quarantena .. anche a me.. sai?
Comunque questa marmellata spacca… è bellissima… sai che io da piccola adoravo le scarpe di vernice nera? e mia nonna me le comprava sempre… questa marmellata me le ricordano tanto…
Bene, quindi avrò ancora da leggere, e commentare, post l(i)evitanti, a quanto ho capito…. perfetto Gabi.. sono qui, ti aspetto a braccia aperte…
Buona serata..
Manù
Deve essere ottima, tra l’altro la decorazione che hai scelto è estremamente elegante. ne avessi una fetta adesso…
L’ho provatoa l’impasto risulta molto mollo.. è corretto 230ml di latte? Ho dovuto aggiungere farina.. grazie mille!
Impossibile che risulti molle, il latte va bene in quella quantità, la farina di mandorle deve essere molto fine ed è importante usare le farine indicate. Grazie mille