Oggi si panifica e tanto per restare in tema di cereali (qui parlo proprio di loro), ho messo insieme un po’ di farina di Kamut (appena macinata da chicchi interi), del lievito madre appena rinfrescato, una manciata di nocciole e uvetta, il profumo intenso della cannella ed ecco qui una pagnotta tonda tonda che pare una luna piena (se non fosse per il colore lo sembrerebbe veramente…li vedete i crateri ^_^?) e che mi ricorda il Natale che sta arrivando (frutta secca e cannella), non che mi sia dimenticata della zucca che cucinerò ancora….diciamo che oggi vi lascio tranquilli…niente pumpkin da tagliuzzare, solo mani in pasta! E vi pare poco?
Il grano Khorasan Kamut è un cereale antico ricco di proteine e particolarmente digeribile, di solito, lo preferisco al grano comune per il suo gusto intenso e non so se sia solo una mia impressione ma questa farina regala agli impasti una dolcezza ulteriore, se non lo avete ancora provato direi di correre ai ripari e perchè non cominciare proprio con questo pane meraviglioso?
Per la ricetta mi ha ispirata sempre lo stesso libro…”Come si fa il pane” di Emmanuel Hadjiandreou, lui, con le sue preparazioni, con le sue tecniche, mi è entrato nel cuore…e il suo metodo ormai è diventato anche il mio.
Pane di Kamut con nocciole e uvetta
Ingredienti
(per un pane grande)
375g di farina di Kamut (grano Khorasan)
120g di nocciole appena tostate e tritate (granella)
la scorza di un’ arancia non trattata
60g di uvetta
1 cucchiaino di cannella
6g di sale
140g di lievito madre rinfrescato
250ml di acqua tiepida
Procedimento
1) Mescolare le nocciole, la scorza dell’ arancia e l’ uvetta e mettere da parte.
2) In una ciotola mescolare la farina di Kamut con il sale e la cannella. Questi sono gli ingredienti secchi.
3) In un’ altra ciotola mescolare il lievito madre e l’ acqua fino ad amalgamarli. Questi sono gli ingredienti umidi.
4) Unire gli ingredienti secchi e il composto con le nocciole agli ingredienti umidi e mescolare finché il tutto non sta insieme.
5) Coprire e lasciare riposare per 10 minuti.
6) Dopo 10 minuti lavorare l’ impasto in questo modo: lasciare l’ impasto nella ciotola, tirare un pezzo di impasto di lato premendolo al centro. Girare leggermente la ciotola e ripetere con un’ altra porzione d’ impasto. Ripetere per altre 8 volte. L’ intero processo dovrebbe richiede 10 secondi circa e l’ impasto darebbe iniziare a fare resistenza.
7) Coprire di nuovo e lasciare riposare per altri 10 minuti.
8) Ripetere due volte le fasi 6 e 7, poi ancora 6.
9) Coprire la ciotola nuovamente e lasciare lievitare per 1 ora (io 2).
10) Spolverare di farina il piano di lavoro e trasferirci l’ impasto, formare un disco liscio.
11) Rivestire un cestino per la lievitazione o uno scolapasta con un canovaccio pulito. Spolverare con della farina e adagiarci l’ impasto.
12) Coprire con un’ altro canovaccio (umido) e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume (ci vorranno dalle tre alle sei ore).
13) Circa 20 minuti prima di infornare accendere il forno a 240°C. Scaldare una teglia sul fondo del forno.
14) Infornare il pane dopo averlo adagiato su una placca rivestita con carta da forno e spolverato con altra farina, versare nella teglia sul fondo del forno una tazza d’ acqua e abbassare la temperatura a 220°C.
15) Cuocere per 30 minuti finché non sarà dorato.
16) Per controllare se è cotto rovesciarlo e dargli un colpetto sul fondo: dovrebbe suonare vuoto.
17) Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.
Noi ci aggiorniamo in settimana con nuove ricette, magari ancora lievitati….
vedremo cosa mi passerà per la testa.
STAY TUNED…e
Bacio grande!
20 commenti
Una poesia questo pane…deve avere un sapore meraviglioso…davvero una bella ricetta…fotografie semplicemente stupende ♥
Un grande bacio!
Per me è più facile tagliuzzare la zucca, ma ma tra una e l'altra preferisco mangiare un buon pane caldo ♥
Non oso immaginare il profumo che ha pervaso la casa, durante la lievitazione prima e poi in cottura. Speciale, caldo, gioioso questo pane <3
altro che se mi viene voglia di Natale, di pane, di frutta secca, di odori generosi!
che bel pane tesoro!
Sandra
Avendo messo da poco le nocciole nel pane non posso che dirti cha questa non sarà l'ultima volta che farai questo pane! Belle belle queste foto, senza tanti fronzoli, quella mollica perfetta da sola basta e avanza!
Non è giusto averti così lontana……..sono certa che protremmo fare grandi cose insieme!!!!
dopo quel post dettagliato ed appassionato sui cereali, questo post capita come la ciliegina sulla torta.. e mi fa aprire le porte all'attesa del Natale.. pane, forno acceso, frutta secca, uvetta…mi fanno tanto sentire il clima natalizio.. un pane profumato, buono.. ricco..
brava!
Fare il pane è tra le cose che amodi più, e si sà! Che di zucca non ne ho mai abbastanza già te l'ho detto. Non commento su questo pane … ma sto letteralmente "sbavucchiando"!
Ma se al prossimo giro fai la combinazione cereali+pane+zucca … beh, direi, che vai dritta in paradiso 🙂
Buona settimana anche a te e a presto.
Non era nei programmi ma credo che tu mi abbia ispirata <3
Non so se ha salvato il mio commento, quindi ti scrivo nuovamente per sicurezza 🙂
Questo è il pane di cui mi avevi parlato…sai che avevo in mente di fare qualcosa di simile? Magari con la saragolla, un grano duro tipico del mio Abruzzo ^_^
Poi con le nocciole, l'uvetta, cannella e arancia.. mi fai proprio felice!
Io questi pani dolci li adoro!! E il metodo Emmanuel è fantastico, quando non ho tempo di stare tutto il giorno dietro all' impasto lo faccio in questo modo, risultato super!! Ottimo davvero!!
Ciao!!
Infatti….il suo metodo è diventato anche il mio…ormai l' ho adottato per qualsiasi impasto e il risultato non mi delude mai!!!Ciao ^_^
bellissimo pane da fare assolutamente,brava
super lovely e anche io in questo periodo sono molto frutta secca!!!
Ho dell'ottima saragolla appena arrivata. Credimi, questo pane non mi sfuggirà. E' la fine del mondo ^_^
Grande Gabila!!!!
Che foto bellissime e sicuramente il pane e delizioso.
Fantastico!
Salve….una curiosità: perchè invece di usare il grano dell'azienda Kamut non ha preferito grani antichi italiani esempio il Saragolla? c'è qualche motivo o semplicemente usa quello? grazie Lorenzo
Salve…semplicemente perchè mi piace testare farine sempre diverse ma grazie per l' osservazione, magari il Saragolla sarà presto sul mio scaffale di cucina! Adesso per esempio sto aspettando di provare una farina prodotta a km, il grano duro Senatore Cappelli coltivato qui all' Elba!
ah si, io fatico a reperirlo!!! comunque complimenti per il blog, da cui prendo tantissimi spunti, ed anche per le foto!!! molto suggestive. Saluti Lorenzo